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Come costruire un Product-Led Onboarding?

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23 Aprile 2025
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Chi lo ha scritto
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Carlo Tommaso Bisaccioni
Growth & Founder | Catobi
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Come costruire un Product-Led Onboarding in 3 ore (senza codice).

In un'epoca in cui ogni secondo dell'attenzione dell'utente è cruciale, l'onboarding non è più una fase introduttiva. È il momento decisivo in cui il tuo prodotto dimostra se è davvero progettato per attivare, coinvolgere e convertire. Un onboarding efficace è:

  • Un acceleratore di time-to-value
  • Una prova concreta della value proposition
  • Una macchina misurabile di attivazione e auto-educazione

"Il modo in cui un prodotto ti accoglie è già un indicatore del modo in cui ti supporterà. Un buon onboarding è come un buon primo appuntamento: ti fa venire voglia di tornare."

Introduzione: l'onboarding come motore di crescita.

In ottica Product-Led Growth, l'onboarding non è una slide introduttiva o un tour guidato. È una strategia di crescita incorporata nel prodotto stesso. È ciò che trasforma un visitatore in un utente, un utente in un campione, e un campione in un evangelista.

In questa guida ti porto nel dietro le quinte della costruzione di un onboarding completo, senza codice, pensato per startup e prodotti digitali che vogliono attivare meglio, in meno tempo, con più impatto.

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1. Identifica il tuo "AHA Moment" con dati, non con ipotesi.

Non puoi ottimizzare ciò che non misuri. L'onboarding inizia prima che tu disegni un flusso: inizia con i dati. L'obiettivo deve essere quello di scoprire quale azione distingue gli utenti attivati da quelli che abbandonano e farlo nel minor tempo possibile.

Di seguito, alcune idee di come lo ho fatto:

→ Strumento 1: Amplitude (o PostHog)

  • Crea un Funnel Chart partendo dall'evento Sign Up fino ad azioni come First Export, Invite Team, Create First Project
  • Filtra chi compie quell’azione entro i primi 10 minuti

→ Strumento 2: Retention Chart

  • Crea un confronto tra utenti che fanno quell’azione e quelli che non la fanno
  • Se chi compie quell’azione ha una retention >30% a 7 giorni, hai trovato il tuo "AHA"

→Strumento 3: Segment (o RudderStack)

  • Quando l’azione viene compiuta, invia un evento chiamato user.activated
  • Usa questa label per filtrare tutte le automazioni successive

Cosa ti consiglio di fare:

  • Segmenta la tua base utenti in attivati vs non attivati
  • Personalizza onboarding, email, contenuti e anche il layout in base al segmento
  • Prioritizza i micro-flussi da ottimizzare con maggiore impatto
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2. Disegna il tuo onboarding come sequenza interattiva, non lineare

Un onboarding moderno non è una serie di slide da cliccare. È un gioco di scelte che guida l’utente a sperimentare valore con il minor attrito possibile e nel minor tempo possibile.

Ti condivido alcune idee su come farlo:

→ Strumento consigliato: Whimsical o FigJam

Crea un flow decisionale che risponde a:

  1. Chi è questo utente? → esempio: "Founder vs Marketer vs Dev"
  2. Cosa vuole ottenere?"Validare un'idea vs Prototipare vs Creare pitch deck"
  3. Come lo aiuto subito?Mostra demo, template o PDF pre-compilato

→ Esempio reale:

  • Domanda: "Che tipo di canvas vuoi creare?"
  • Risposta: "Validazione startup"
  • Azione: Mostra un esempio già compilato + prompt: "Completa con i tuoi dati"
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3. Costruisci in Webflow un'interfaccia potente senza codice


Webflow ti consente di creare interfacce reattive, dinamiche e con controllo totale su ogni dettaglio. Di seguito, ti condivido la struttura base che dovresti avere:

→ Progetta gli step come "scene logiche":

  • Crea un contenitore per ogni step con un Div Block, esempio:
    • step-1-wrapper, step-2-wrapper, ecc.
  • Applica display:none di default e display:flex quando attivo.
  • Ogni step deve avere un ID univoco se vuoi gestirli anche da codice JS.

→ Crea il flow interattivo:

  • Usa pulsanti Next e Back per muoverti tra gli step.
  • Usa Finsweet Attributes oppure codice custom per gestire la logica:
  • Aggiorna il progress bar con percentuali calcolate dinamicamente

→ Preview dinamico con html2canvas:

  • Alla fine, puoi mostrare un'anteprima visiva dell'onboarding completato:
  • Oppure, usa Webflow CMS per generare pagine dinamiche con parametri personalizzati.

→ UX micro-adjustments:

  • Usa autofocus sui campi per ogni step.
  • Usa micro-hint come: "Questo campo ci aiuterà a suggerirti il miglior canvas."
  • Disabilita pulsanti Next finché l'input non è valido.

→ Plus:

  • Usa Webflow Logic per gestire condizioni senza uscire dalla piattaforma.
  • Personalizza il copy, i placeholder, gli step dinamicamente in base a parametri in ingresso (?utm_campaign=startup ecc.).
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4. Collega Make per orchestrare tutto (senza dev)

Con Make costruisci il cervello del tuo onboarding. Ogni campo compilato, ogni step completato può generare una reazione. Ti racconto un possibile scenario ad alto livello:

→Esempio di scenario:

L’utente invia un form Webflow:

  • Crea un Custom Webhook in Make
  • Copia l'URL e incollalo come action post-submit nel form di Webflow (tramite action="..." )

Make verifica i dati:

  • Se mancano campi, invia reminder (se field-X è vuoto)
  • Se completato, genera Google Doc → PDF

Viene creato il documento:

  • Google Docs con tag {{first_name}}, {{idea}}, ecc.
  • Compilato il template con modulo Google Docs > Create a Document from Template
  • Passa il file al modulo PDF.co o Google Drive + export

Viene salvato il documento:

  • Salva file e dati in Airtable o Notion database
  • Invia email finale via EmailOctopus, MailerLite o nativamente via Gmail
  • Attiva Slack alert per il team: "Nuovo onboarding da [Nome]"

→Plus:

  • Log automatico su Notion CRM
  • Slack bot che avvisa quando viene generato un nuovo onboarding
  • Creazione report mensile via PDF con Google Slides API
  • Crea uno scenario che salva l'intero JSON ricevuto nel form: ti servirà per debugging
  • Aggiungi delay dinamici per gestire carichi o rate limit di API
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5. Personalizza l’esperienza senza login (e senza cookie)

Chi entra nel tuo onboarding deve avere la sensazione che il prodotto viva già, e funzioni per altri come lui o lei in maniera chiara, quasi istintiva. Ti condivido alcune idee.


→Idee applicabili:

  • Contatore dinamico che dice: “1.246 canvas generati nell’ultimo mese”
  • Marquee con loghi in autoplay (CMS loop)
  • Feed di recensioni (collegato ad Airtable o Notion con Make)

Con queste micro-prove, l’utente sentirà che è nel posto giusto.

Questo ti consente di:

  • Offrire percorsi completamente personalizzati
  • Ridurre il tempo di frizione iniziale
  • Rendere ogni visita un mini caso d’uso
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7. CTA dinamiche e trigger comportamentali

Ogni step completato è un’occasione per una call to action. Anche qui, provo a darti alcune idee applicabili fin da subito.

→CTA intelligenti:

  • Dopo Step 1: “Vuoi un consiglio da uno strategist?” → Calendly
  • Dopo Step 3: “Vuoi vedere un caso studio simile al tuo?”
  • Dopo completamento: “Attiva promemoria per ricompilare fra 1 settimana”

Ricordati di tracciare le CTA. Per ogni call-to-action o pulsante critico, puoi implementare un evento personalizzato di Google Analytics 4 con gtag. Questo codice va inserito nell'attributo  del bottone in Webflow, oppure tramite un blocco <script> nel footer se vuoi targettarlo dinamicamente.


Esempio da inserire nel <head> o nel blocco Before </body>:


E nel pulsante Webflow:

Ps. Assicurati che GA4 sia attivo sulla pagina con il tuo tag gtag.js

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8. Loop automatici di nurturing email (comportamentali)


Una volta che l'utente ha completato l'onboarding, la partita non è finita. È lì che inizia il loop di relazione. Un flusso di nurturing ben costruito consolida l’engagement, riduce la frizione post-esperienza e apre al dialogo.

→Obiettivo:

Guidare l’utente verso un next step coerente: seconda azione, condivisione, feedback, o richiesta di supporto personalizzato. Non esiste un solo flusso corretto, ma quello che funziona è sempre costruito su dati comportamentali e follow-up puntuali.

→Esempio avanzato:


Giorno 0: invio PDF personalizzato + link al caso studio

  • L'utente completa il form: Make genera un PDF personalizzato e lo invia via email.
  • La mail include anche un link a un caso studio coerente con la sua scelta iniziale (es. se ha selezionato 'Validazione Idea', riceve un caso simile).

Giorno 1: reminder con canvas alternativo

  • Make verifica se l'utente ha cliccato nei link del giorno 0.
  • Se non ha interagito: reminder con oggetto diverso (test A/B: "Hai già usato il canvas?" / "Vuoi vedere un caso alternativo?")
  • Se ha interagito: invita a un nuovo canvas oppure a una discovery call.

Giorno 3: trigger verso discovery call se engagement alto

  • Se l’utente ha cliccato almeno 2 link → Make attiva l'invito a prenotare una call via Calendly.
  • Se non ha cliccato: invia mini-sondaggio via Typeform per capire le sue priorità e personalizzare il follow-up.

Giorno 5: chiusura con risorsa pro

  • Email con una risorsa esclusiva: guida avanzata, accesso a una sessione live, un articolo tecnico.
  • Include CTA per la 2° azione più utile: iscrizione DEM, invito a evento, accesso ad area riservata.
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Risorse utili

1. Make – Webhook + Google Docs Automation

Una guida tecnica dettagliata per costruire flussi di onboarding automatizzati, dalla ricezione dati alla generazione di PDF personalizzati.

2. Jetboost – Filtri e logica dinamica per Webflow

Uno dei plugin più potenti per aggiungere filtraggio e logica condizionale ai tuoi componenti Webflow, senza scrivere codice.

3. Finsweet Attributes – Form multi-step e logica personalizzata

Un toolkit gratuito per Webflow che ti permette di creare esperienze interattive avanzate: form progressivi, contenuti dinamici, redirect smart.

4. Growth.Design – Case Study psicologici

La migliore collezione di UX story-telling e principi di behavioral design, perfetta per progettare esperienze di onboarding persuasive.

5. PostHog – Funnel e session recording

Una suite completa per analizzare il comportamento utente, creare funnel e scoprire dove e perché si interrompe l'onboarding. Open source, potente, scalabile.

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Conclusione

Se sei arrivato fin qui, hai tra le mani un framework completo.
Ora puoi creare un onboarding Product-Led che:

  • Attiva valore reale, in pochi minuti
  • Aumenta la conversione senza frizione
  • Fa crescere il prodotto... partendo dall'utente

La vera sfida oggi non è più catturare attenzione. È trasformarla in azione. Un buon onboarding guida, ascolta, risponde. E soprattutto: dimostra. Vuoi costruire un’esperienza di onboarding così? Possiamo farlo insieme Se hai bisogno, sai dove trovarmi→

Sentiamoci presto.

Ormai hai capito come trovarci, se hai bisogno, siamo qui.